“Se mi perdo è per cercare la mia luce. E la ritrovo, statene certi: negli occhi di un gatto, in un assolo notturno di un assiolo. La ritrovo anche in questa penna che danza lieve sul mio quaderno a righe, perché io scrivo solo a penna. Dopo ascolto il ticchettare incessante della tastiera, quando ricopio tutto”.

L'AUTORE: Sandra Mazzinghi

Sandra Mazzinghi è nata e vive a Livorno. Per MDS Editore ha pubblicato L’orizzonte rubato e Ancora ieri. Alcuni suoi racconti sono usciti in varie antologie. Giornalista, svolge attività di ufficio stampa per artisti ed eventi. In particolare, cura le attività artistiche e culturali della TST Art Gallery di Livorno.

BRANI SCELTI

Dopo duecentocinquantasette giorni attaccati e inseparabili ti ho visto. Duecentocinquantasette giorni prima eri approdato nella mia tuba e poi hai viaggiato verso il mio utero dividendoti in due e poi in quattro e poi in otto cellule. Ecco che finalmente ti ho visto: occhioni aperti alla vita e già curioso di capire da che parte andare. Sei pronto, con il cuore che batterà per più di cent’anni, ne sono sicura, senza mai fermarsi. È il primo pensiero, questo, appena ti vedo, penso al piccolo cuore in un corpicino di meno di tre chili: il tuo tum tum l’ho sempre sentito durante l’ecografia e batteva così veloce, come se avesse fretta di uscire da me. Da questo momento avrà un battito regolare e, ti giuro, non vedo l’ora di ascoltarlo. Appena siamo da soli io e te, è la prima cosa che faccio, tu tutto nudo e io che metto il mio orecchio sul petto e ascolto musica, il ritmo più bello, il tuo cuore.