
Ci vuole coraggio per guardarsi dentro, ci vuole coraggio per scrivere, ci vuole coraggio per raccontarsi agli altri. E Nella ce l’ha. Ha la forza che viene dalla consapevolezza che è arrivato il momento di chiarire qualcosa,una volta per tutte, e non è più possibile girarci intorno, parlare e basta. Perché le parole sono lì ma spesso non si fermano e ritornano e si deve sempre ripartire daccapo.
Fino a quando si scrivono… e allora è diverso.
E la parola si fissa e non scompare più, ma è lì, sul foglio, e non è più possibile ignorarla. Si può correggerla, ampliarla, spiegarla meglio, ma, ormai è lì, e l’abbiamo scritta proprio noi. É un non dover ripartire daccapo, ma esattamente da lì. E ci vuole coraggio a continuare, troppo facile trovare scuse per tornare indietro, ma non è più possibile. Perché abbiamo scritto: il fiume ha iniziato il suo corso e non si fermerà più.
È un fiume di parole che si snoda, si contorce, si impenna, fuoriesce, travolge, inonda, si placa, riposa, e poi, continua a scorrere… lambisce sponde, distrugge argini, si libera di acqua sporca e rigenera acqua nuova, pulita trasparente…
Porta acqua e vita al suo passaggio, acqua e vita… e non ci resta che approfittarne.
Grazie Nella, per la tua forza e il tuo coraggio e benvenuta fra noi che scriviamo, ogni tanto…